Meta del nostro viaggio è il primo esempio di strumento musicale elettronico costruito dall’uomo, il theremin, ideato dall’inventore russo Lev Termen nel 1919. Il theremin è un particolarissimo strumento musicale dal fascino unico, non solo in quanto capostipite della musica elettronica: la sua peculiarità è il fatto di esser l’unico strumento al mondo che non necessita di alcun tocco, né di mani o piedi né tanto meno di bacchette, per far sì che possa emettere suoni.
Componenti principali del theremin
Il theremin è costituito da una cassa di legno inizialmente dalle dimensioni di una televisione, ora più simile a un’autoradio, all’interno della quale è situata tutta la componente elettronica: questa è composta da due oscillatori che lavorano a isofrequenza. All’esterno della scatola principale invece sono osservabili una sezione di controlli e le due componenti fondamentali dello strumento, le uniche parti sulle quali si agisce concretamente per farlo suonare, ossia due antenne: la prima, l’antenna intonazione, detta anche pitch antenna, consente di controllare l’intonazione (pitch) dello strumento; essa è disposta verticalmente ed è situata alla destra dello strumento. La seconda, definita invece antenna volume, o anche detta loop antenna, consente il controllo dell’intensità sonora; essa è disposta orizzontalmente ed è situata sul lato sinistro dello strumento.
Funzionamento dello strumento
La produzione di suono da parte dello strumento theremin si basa sul principio fisico del battimento delle onde, in musica conosciuto come principio del terzo suono; nel caso del theremin le onde sono prodotte dai due oscillatori che ne compongono la parte centrale. L’intuizione del suo inventore è stata quella di accoppiare due oscillatori elettronici in isofrequenza, cioè che producono due onde alla medesima frequenza, nel caso del theremin fissata intorno ai 175 – 250 kHz. A riposo dunque, il theremin non emette alcun suono, o meglio, alcun suono udibile da parte dell’orecchio umano il cui spettro udibile è compreso tra i 20 Hz e i 20 kHz. Il nocciolo del funzionamento di questo strumento, che ne determina anche la peculiarità esecutiva, sta nel fatto che collegando un’antenna al condensatore di uno dei due oscillatori si riesce a variarne la capacità. Essendo la frequenza prodotta funzione della capacità dell’oscillatore, nel momento in cui si va ad interferire sull’antenna, la capacità dell’oscillatore viene modificata, potendone così variare la frequenza prodotta. Questo può essere effettuato semplicemente ponendo degli ostacoli, ad esempio avvicinandosi con le mani all’antenna, facendo così aumentare le frequenze su cui lavora l’oscillatore. La nuova frequenza prodotta è in proporzione inversa rispetto alla distanzadel corpo facente da ostacolo: dunque più l’esecutore si avvicina all’antenna, più il suono emesso dal theremin sarà acuto. E’ possibile variare la frequenza di uno solo dei due oscillatori collegato all’antenna, mentre l’altro rimane costantemente fisso alla frequenza iniziale.
Shift di frequenza
Variando la frequenza prodotta da uno dei due oscillatori, si va a creare quindi una differenza tra le due frequenze prodotte, differenza definita come shift (slittamento) di frequenza. Da questo shift viene così generato un battimento. Il principio fisico del battimentoconsiste nel fatto che, attraverso la miscelazione dei due segnali, quello fisso e quello variabile, vengono prodotte altre due frequenze: la prima è data dalla somma delle frequenze dei due segnali, quindi di circa 350-500 kHz, rimanendo ancora oltre lo spettro udibile umano; la seconda è data invece dalla loro differenza. In questo caso, ipotizzando che a riposo gli oscillatori del theremin siano tarati sui 200kHz ma che quello variabile venga fatto lavorare in modo tale da produrre una frequenza di 202kHz, la frequenza data dalla loro differenza risulta uguale a 2 kHz, risultando dunque all’interno dello spettro udibile umano. Il theremin in questo modo emette il suono percepito dall’uomo.
Suono e utilizzo del theremin
Il theremin può essere utilizzato essenzialmente in due diversi modi: o per produrre effetti sonori speciali, non dovendosi quindi preoccupare più di tanto dell’intonazione e delle capacità armoniche, o come un vero e proprio strumento, come in realtà è stato pensato e utilizzato dallo stesso Lev Termen. In questo caso funge da prima voce che non può prescindere quindi dall’intonazione e dalla vibrazione del suono. In questo secondo caso, alla base di una buona esecuzione vi sono due fattori fondamentali: – la qualità del mixer utilizzato in quanto è proprio all’interno di questo che vengono miscelate le frequenze dei due oscillatori: dipenderà dal mixer se il suono che esce dal theremin sarà freddo o caldo. – la capacità del suonatore di utilizzare tecniche diverse e precise: tra queste una delle principali è quella del vibrato, effetto musicale che consiste nella variazione periodica dell’altezza della nota prodotta, ottenuta nel caso del theremin attraverso un leggero ma controllato tremolio delle dita della mano destra, che opera sull’antenna dell’intonazione. Questa tecnica, definita fingering, è stata sviluppata e utilizzata da Clara Rockmore. Proprio per le sue capacità di effettuare suoni vibrati e caldi con il theremin, Clara Rockmore è considerata la più grande theremista di sempre.
La musica di Clara Rockmore
Musicista lituana nata nel 1911, dovette abbandonare il violino per una malattia alle ossa dovuta alla malnutrizione, trovando così nel theremin lo strumento della sua carriera. Clara ebbe il privilegio di studiare direttamente con Termen nei primi anni della commercializzazione dello strumento negli Stati Uniti d’America, apportando così anche miglioramenti personali allo strumento. Dopo una lunga carriera nei teatri, nel 1977 incide il suo primo disco The Art of the Theremin, con solo piano (Nadia Reisenberg) e theremin (Clara Rockmore). Da questa opera si può ascoltare come il theremin abbia una capacità di diversi timbri, che vanno da quello del violoncello, sulle note più gravi, a quello della voce umana, sulle note più acute. Inoltre si può apprezzare la capacità tecnica esecutiva ideata dalla Rockmore basata sul movimento delle dita e della mano (fingering) che le permise non solo di dare maggiore accuratezza e velocità all’esecuzione, ma soprattutto di rendere il suono completamente vibrato, rendendolo così caldo e corporeo da farlo sembrare perfettamente copia della voce umana.
Ascolta il radio documentario Destinazione_Theremin[audio:https://www.colpodiscienza.it/wp-content/uploads/2012/04/Destinazione_Theremin_corretto.mp3|titles=Destinazione_Theremin]
Lev Termen suona il suo stesso strumento